sabato 5 maggio 2012

Iconografia nella pittura greca

decorazione della Kalpis (460-470 a.c)
L'arte greca predilesse la figura umana, che rappresentava  personaggi divini o mortali, spesso associati ad animali o a motivi vegetali simbolici. I temi tratti erano prevalentemente il mito, la letteratura la vita quotidiana. Le opere pittoriche di grandi dimensione conservatisi nel loro stato originale e per intero sono rare. Ci sono tuttavia pervenute molte ceramiche. Queste opere sono integrate dalle fonti letterarie come i testi del romano Plinio il Vecchio e dello storico e geografo greco Pausania, che contengono molte informazioni utili sugli artisti e le loro opere. Fino al 320 a.C. circa, le arti decorative, erano destinate alla produzione di oggetti di uso comune; il corredo di una abitazione nobiliare comprendeva infatti numerosi vasi in terracotta dipinta.
Spesso gli utensili in terracotta e metallo erano decorati da figurine dipinte e bassorilievi.
I pittori greci erano artigiani, apprendevano il mestiere in bottega e intervenivano sulle statue in pietra dipingendole a colori vivaci, per intero o in parte. Era loro era affidata anche la realizzazione di grandi affreschi o decorazioni vascolari.
I vasi venivano modellati singolarmente sul tornio, fatti asciugare, levigati, dipinti con colori ad acqua e infine passati nel forno per la cottura.

Incoronazione di pittori ceramici da parte di Atena e di due Nikai (470-460 a.C)


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