Iconografia nella pittura primitiva
Dipinto rinvenuto nelle grotte di Lascaraux (Francia, 15000 a.C)
Le prime forme di pittura rupestre sono state rinvenute nella metà del XIX sec. all'interno di grotte e caverne, e risalgono all'epoca del Paleolitico superiore. Queste raffigurazione venivano create con le dita o con bastincini appuntiti intrisi di pigmenti e contenevano già accenni di prospettiva e ombreggiatura e rilievo. I soggetti più comuni nelle pitture rupestri sono i grandi animali selvaggi e talvolta sono presenti anche impronte umane. Il loro scopo era probabilmente legato ai riti propiziatori.
Queste opere sono state realizzate con colori minerali come l’ocra (gialla
o rossa), ematite, limonite, manganese, carbone ecc… Questi pigmenti si trovano
in piccoli blocchi. Potevano essere usati come gessetti, oppure macinati e
mescolati con materie leganti (sangue, grasso e altro).
Dipinto rinvenuto nelle grotte di Altamira (Spagna)
Mano in negativo della Grotte du Pech Merle (Lot, France)
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